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#548

Quanto conviene investire in Google Adwords?

#548 Quanto conviene investire in Google Adwords?

Sostituendo “Pubblicità” a “Google Adwords” e rileggendo la domanda, ci troviamo di fronte al quesito “Quanto conviene investire in pubblicità?”, che chiaramente non può avere una risposta univoca.

Contrariamente però agli investimenti pubblicitari tradizionali, il sistema che ruota attorno a Google Adwords offre dei vantaggi davvero importanti:

  • Una barriera d’ingresso bassissima: l’investimento “minimo” in Google Adwords può essere anche di solo 5 euro e 1 centesimo (5 euro di attivazione e 1 centesimo come costo minimo di un singolo click). Se compariamo questa “barriera d’ingresso” a quanto potrebbe costarci, anche solo per provarla, una pubblicità su di un giornale o uno spot televisivo, ci rendiamo conto della differenza fondamentale tra questi strumenti pubblicitari.
  • La possibilità di modulare l’investimento in qualsiasi momento: contrariamente ad altri strumenti, Google Adwords permette di decidere il budget da investire da un momento all’altro e quante volte si vuole. Vogliamo investire di più in corrispondenza di un evento importante? Oppure vogliamo sospendere temporaneamente l’investimento per un qualsiasi motivo? Quale che sia la variazione, può essere attuata nel giro di pochi istanti, con effetto praticamente immediato.
  • La possibilità di tracciare con precisione la resa del proprio investimento: quanto “converte” il nostro investimento? Stiamo ottenendo più vendite o contatti? Con Google Adwords lo possiamo sapere con precisione, attribuendo i risultati addirittura alle singole parole chiave di una campagna pubblicitaria. Possiamo conoscere da vicino i nostri clienti, come sono arrivati da noi, cosa prediligono e molto altro ancora.

Questi vantaggi da soli offrono alla direzione aziendale delle possibilità prima precluse alla maggior parte dei marketing manager:

prima si doveva infatti “scegliere” a inizio anno un elenco limitato di risorse su cui investire (“quel” giornale, “quella” fiera, etc.), sperando di aver fatto le scelte giuste e tirando le somme “a giochi fatti”.

Ora invece, chi si occupa di investimenti pubblicitari può assegnare “micro-budget” a iniziative diverse, verificando con investimenti minimi e soprattutto tempi ridotti se le scelte fatte sono adeguate o meno, per decidere con rapidità ed efficacia come ri-allocare gli investimenti aziendali.

Se trovare “la strada d’investimento più redditizia” era quindi un mestiere che richiedeva “iterazioni” lunghe e costose, oggi questa ricerca è molto più facile.

Il budget da assegnare alla pubblicità diventa quindi non più una scelta “monolitica” da fare una volta all’anno, ma una “scelta permanente”, concretamente misurabile nei suoi risultati.

 

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